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Cristiano Pintaldi

Dati biografici

Roma, 1970

Il lavoro di Cristiano Pintaldi riflette sull’immaginario collettivo contemporaneo dei mass media. Figlio ed interprete della sua epoca, Pintaldi prende in prestito prima dalla televisione e, negli anni più recenti, dal web, la rappresentazione iconica dell’umano e della realtà che ci circonda, scegliendo per i suoi lavori attori di fiction, uomini politici ed eventi di portata mediatica planetaria come l’attacco terroristico alle Twin Towers del 2001. Un panorama di fatti, volti e luoghi, resi universalmente famosi grazie al “paesaggio digitale” e ai nuovi mezzi di comunicazione, che l’artista riproduce rinunciando ad ausili tecnologici e ricorrendo ad una meticolosa azione manuale. Come il monitor, che ad uno sguardo più ravvicinato rivela una sequenza di punti colorati accostati gli uni agli altri, Pintaldi realizza le sue opere con pixel pittorici, piccoli rettangoli quadrati di colore rosso, verde e blu dipinti su una tela nera. L’artista intraprende così un’operazione unica e singolare nella sua irriproducibilità che contrappone apertamente alla disumanizzazione, alla stereotipizzazione e alla velocità del linguaggio tecnologico.

Opere
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