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Franco Ravedone

Dati biografici

1941-1991

Franco Ravedone ha condotto la sua attività cercando di cogliere quello spirito della contemporaneità e del cambiamento in atto a partire dagli anni sessanta, periodo in cui la figura dell’artista e l’opera, la sua funzione, il suo statuto e le sue modalità operative erano in grande discussione. Così, prima d’essere egli stesso autore, cercò di creare una rete di contatti e di rapporti nella convinzione che l’arte andasse primariamente dibattuta; aprì infatti il suo studio al pubblico per mostre, riunioni e happening, tra alcune performance Fluxus e la partecipazione degli allora giovanissimi Fabro, Mario e Marisa Merz. Il suo lavoro è cambiato nel corso degli anni, adattandosi ai codici del tempo, in una ricerca continua e sensibile al nuovo: ha infatti compiuto sperimentazioni con una grande varietà di mezzi, dalla scultura alla Mail Art, dalla pittura alla performance. Uno delle sue prerogative è quella infatti di adattare il lavoro alla circostanza, creando un dialogo tra le condizioni e l’opera. Così ha voluto esporre in ambienti inusuali come il cinema Anteo di Milano, un ristorante in cui ha presentato “quadri alimentari”, una stazione metropolitana dove ha esposto un lavoro capovolto, nel cortile di una casa abbandonata dove ha installato una scultura di marmo e brina e in una vetrina di New York.

Opere
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