Rijeka (Croazia), 1975
Il lavoro di Igor Eškinja, diplomatosi nel 2002 all’Accademia di Belle Arti di Venezia, si caratterizza per l’attenzione prestata ai meccanismi della rappresentazione e al rapporto che lo spettatore intrattiene con l’opera. La cura che l’artista ha per la condizione percettiva dei suoi lavori fa di ogni sua mostra un’esperienza attraverso cui riflettere sulle nozioni di osservazione, sensazione visiva e spazio. Unendo pittura, scultura e fotografia realizza interventi che sfuggono alle classificazioni, per lo più costruiti con materiali “lievi”, come nastro adesivo e polvere, poi fotografati. Così l’artista conduce lo spettatore al confine tra realtà e apparenza coinvolgendolo in situazioni percettive atte a mettere in questione il senso dello spazio e del sé.