Tokyo (Giappone), 1940
Tra gli artisti giapponesi più acclamati, Araki ha una produzione fotografica feconda, in bianco e nero e a colori, prodotta con apparecchi semplici, flash e Polaroid. Dopo aver completato gli studi di ingegneria e aver conseguito un master in fotografia e cinematografia presso la Chiba Daigaku, entra a far parte della Dentsu Advertising Agency (1963) che lascia dieci anni più tardi. Nel 1964 vince il Premio Taiyo, a sostegno dell’attività dei giovani fotografi giapponesi e l’anno seguente realizza la sua prima mostra personale al Shinjuku Station Building di Tokyo. La vastissima produzione di Araki è il frutto di scatti in cui riesce a fondere intimità e immediatezza, a catturare il quotidiano anche nelle scene più forti e sensuali, simboliche o surreali. Suoi temi favoriti sono la bellezza enigmatica e nostalgica di fiori e città e le donne, protagoniste di ritratti ora ironici ora sensuali, ripresi con naturalezza anche nelle pose più artificiose.