RAAM
Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti: interagendo col nostro sito acconsenti al loro uso.
Se accedi a un qualunque elemento estraneo a questo banner continuando a navigare su questo sito, acconsenti all’uso dei cookie.
Ok Ulteriori informazioni
Modalità GUIDA

Umberto Postal

Dati biografici

Trento, 1949 – 2011

Nei lavori di Postal le forme si collocano sul confine tra astrazione e figurazione e tra icona e segnale. In generale le sue opere appaiono come cartelli di segnaletica stradale – e in questo ritroviamo, sebbene non immediatamente, il più puro spirito futurista – dal contenuto misterioso, a volte venato di poeticità, a volte di critica, altre di ironia. Il lavoro di tessitura, inoltre, ricorda i manufatti prodotti sotto diverse latitudini dalle più svariate popolazioni, nel corso della storia. Come nota il maggiore critico del Nuovo futurismo, Renato Barilli: tra “tappeti persiani, kilim anatolici, patchworks americani, ma anche vetrate gotiche, mosaici ravennati, arazzi, Postal rivisita le tappe di una storia millenaria, o di una non-storia e intanto le alleggerisce dei loro gravami materici, contribuendo a quello che forse è lo scopo maggiore della nostra epoca: riversare gli apporti culturali del passato su supporti più leggeri e immateriali, più luminosi e spirituali: il nastro o il disco, nella realtà dei mass-media, le superfici seriche, le feste cromatiche, nella realtà già più sottile e metaforica di questi dipinti”. (LG)

Opere
7