Gilberto Zorio Canoa Roma

cm 850 × 70 × 40

Allestita per la prima volta all’esterno, sulla vetrata della Galleria 5, il corpo aggettante del museo, Canoa Roma riprende un tema di ricerca prediletto dall’artista fin dal 1984, anno di creazione della prima Canoa. Riportando alla memoria immagini lontane nello spazio e nel tempo, le Canoe hanno sempre mirato alla determinazione di un effetto straniante rispetto alla collocazione museale. Canoa Roma testimonia la propensione di Zorio a sviluppare tutte le forme di tensione e di contrasto insite nella materia: il sibilo che essa emette costituisce una sorta di “segnalazione” del processo in corso. Il fosforo, attivato periodicamente dalla luce, dona a quest’opera una dimensione di presenza luminosa anche notturna, Canoa Roma, 2011 mentre la banderuola, posta all’apice della struttura come un vessillo, è un segno di orientamento che mette in discussione la linearità orizzontale del museo.

No

A. Barzel, G. Celant (a cura di), Gilberto Zorio, catalogo della mostra (Prato, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci), Firenze 1992 M. Bertoni, A. Fiz (a cura di), Gilberto Zorio, Milano 2004 G. Maraniello (a cura di), Gilberto Zorio, catalogo della mostra (Bologna, MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna), Bologna 2009 B. Pietromarchi (a cura di), Maxxi Arte, catalogo delle collezioni, Quodlibet, 2017

Comodato UniCredit Art Collection

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