Tony Oursler Gargoyle

cm 265 x 18 x 77

Gargoyle era stata pensata da Oursler come parte di un ambiente più ampio, Krypt Kraft (1989). L’opera rappresenta una rielaborazione contemporanea del “doccione”, parte terminale della grondaia, utilizzato come sistema di scarico dell’acqua piovana. Il doccione, rielaborato dagli architetti medievali in forme mostruose e poi interpretato dai cristiani come protettore degli edifici religiosi, viene da Oursler trasformato in una creatura dalle sembianze di drago, realizzata in ferro e frammenti di specchio. All’interno delle fauci della creatura fantastica compaiono teste parlanti di uomini imprigionati, portatori di messaggi volutamente confusi. Attraverso le parole dei due attori l’artista riflette sui problemi della società contemporanea e della psiche umana con particolare attenzione al rapporto dell’uomo con il mondo dei media e della comunicazione, ma anche alle droghe, ai medicinali e alla ricerca genetica.

No

E. Janus (a cura di), Tony Oursler, catalogo della mostra (Roma, MACRO -Museo d’Arte Contemporanea di Roma), Milano 2002 L. Cooke, T. Oursler, J.C. Welchman, Tony Oursler: Works 1997-2007, Zurigo 2008 G. Mercurio, D. Paparoni (a cura di), Tony Oursler. Open Obscura, catalogo della mostra (Milano, PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea), Milano 2011 B. Pietromarchi (a cura di), Maxxi Arte, catalogo delle collezioni, Quodlibet, 2017

Foto Patrizia Tocci

Ministero

Installation