Euan Macdonald Where Flamingos Fly

dimensione ambiente

Nel video, Where Flamingos Fly, l’artista, inquadrato soltanto nel busto, tiene tra le mani alcuni spartiti e li lascia cadere uno a uno. La colonna sonora è composta da estratti di alcuni secondi delle musiche cui gli spartiti fanno riferimento, eseguite al pianoforte. I titoli dei brani musicali danno origine al racconto che ha come protagonista uno straniero al suo arrivo in una nuova città. Fanno parte dell’opera anche i dittici Live for life, You do something to me, Deep in a dream, Soon, Land of Dreams e My silent love, composti dalla riproduzione delle copertine degli spartiti musicali e da un disegno o una fotografia aerea di Los Angeles. L’abbinamento voluto dall’artista determina l’ambientazione della storia nella città americana, in un racconto non lineare. L’accostamento di elementi universali – gli oggetti trovati – con elementi particolari – disegni eseguiti a mano – conferma la volontà di Macdonald di raccontare la dimensione universale di un’esperienza personale.

No

G. Verzotti, Mysterioso: The Oneiric Work of Euan Macdonald, in B. Fischer (a cura di), everythinghappensatonce, Norimberga 2005 J. Motley, Euan Macdonald, “Frieze”, 132, giugno– agosto 2010, p. 190 L.G. Mark, Euan Macdonald: Images of Change, in K. Poplowski (cura di), Euan Macdonald: KIMBALL 1901-, catalogo della mostra (Claremont, Pitzer Art Galleries), Claremont 2011 B. Pietromarchi (a cura di), Maxxi Arte, catalogo delle collezioni, Quodlibet, 2017

Foto Roberto Galasso

Ministero

Installation