Descrizione
In occasione di Mississippi, mostra-residenza curata dal vincitore della VII edizione del Premio Bonaldi per l’Arte, Tonsfeldt ha filmato una caccia al cinghiale sulle montagne fuori città, un’esperienza che fa da cornice all’opera. Uno spezzone di otto minuti di riprese gira in loop su un televisore a cristalli liquidi parzialmente decostruito: un cacciatore attende e ascolta l’abbaiare dei cani fuori dallo schermo. La sua posizione, come quella di Tonsfeldt, è indefinita mentre scruta il ripido pendio fradicio del bosco. Grazie allo schermo inclinato di quarantacinque gradi e alla retroilluminazione, dietro i silenziosi movimenti del cacciatore (e della macchina da presa) appaiono sul vetro semitrasparente anche il cavo elettrico, il polistirolo e i rifiuti naturali. Non viene sparato un solo colpo. Il cacciatore, invece, continua a scrutare lo spazio circostante, ritratto ambientale di un’anticipazione perpetua.