Maurizio Cattelan 157.000.000

cm 142 x 74 x 79

Una volta trasferitosi a Milano, Maurizio Cattelan è di stanza in un negozio di mobili accanto a una gioielleria che, nottetempo, viene rapinata: distrutte le casseforti, i malfattori prendono il contenuto e scappano, senza che l’artista – che dormiva a fianco – si accorgesse di nulla. La cassaforte svaligiata è al contempo un oggetto minimalista, solido ed elegante, ma anche violato e vulnerabile che l’artista ha voluto prelevare, trasferire, ricontestualizzare in uno spazio altro, quello di un museo. Il contenuto della cassaforte ammontava a 157.000.000 di Lire. La fragilità di un oggetto, normalmente associato all’idea di sicurezza e protezione, allude al museo come luogo di conservazione dell’arte. Il museo, come una cassaforte, può, e deve, essere svaligiato: l’invito è rivolto al pubblico affinché si appropri delle opere esposte con lo sguardo, con curiosità, in modo che non restino chiuse, protette e ignorate da tutto e tutti.(Alessandra Rizzi)

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