Paolo Bresciani [4x4]

125 x 100 cm

[4 x 4], [Foglia Caffettiera] e [S-uomo] sono tre opere rappresentative della produzione dell’artista, realizzate attraverso la tecnologia del morphing: un programma che rende possibile la fusione di oggetti o volti diversi per ottenere un terzo soggetto risultante dai primi due. Nelle opere, appartenente alla serie Fuzzy Logic - esposta in occasione del progetto espositivo Per_formare una collezione. The Show Must Go_ON a cura di Andrea Viliani presso il museo Madre nel 2017 - il processo di trasformazione coinvolge oggetti di uso comune, creati dall’uomo, ed elementi tratti dall’universo naturale, alterando gradualmente la silhouette dell’artista che di volta in volta diviene sedia, foglia, aquila, macchia o forma ibrida. Mostrando e manipolando elementi apparentemente distanti tra loro, eppure facenti parte di un universo unico, nel quale natura e tecnologia convivono e si nutrono l’una dell’altra, le opere si inseriscono a pieno titolo nel dibattito in atto all’epoca (1992) sulla possibilità e i rischi della manipolazione genetica e sulla realtà virtuale.

No

Paolo Bresciani (Chicago, 1961 - Napoli, 2009) studia Storia dell’arte e nuove tecnologie all’Art Institute di Chicago. Eredita dal nonno artista, Antonio Bresciani, la passione per la pittura e dal padre, ricercatore, l’attitudine alla scienza e la dimestichezza con l’informatica, che lo rendono un precursore nel campo della web art.

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