Descrizione
Quello che state osservando è, a tutti gli effetti, la riproduzione elettronica di un trancio di cielo notturno. Il lavoro non nasconde la sua vocazione figurativa né camuffa la sua componente tecnologica: il pezzo è chiuso, finito, in opposizione alla sterminatezza del cielo naturale, le stelle non sono, come nella realtà, punti indefiniti, disposti su piani infiniti, soffusi in nebulose, ma file ordinate, parallele, disposte in un piano geometrico. L’idea generale è di avere di fronte una natura rettificata e digitalizzata. Un oggetto viene reso digitale quando il suo stato analogico, rappresentato da un insieme infinito di elementi, viene trasformato in un insieme numerabile di elementi. Eppure il risultato visivo non è algido e ostile, non è meccanico né severo. A restituire all’opera la vitalità del cielo notturno sono altri materiali e procedure artificiali: il velluto blu ad esempio, richiama la notte per via di sensazioni tattili e di rimandi di senso. Il tremulare delle stelle è simulato da una programmazione a circuito che attiva i led in sequenze imprevedibili. Il caos e il sentimento sono qui, come in natura, il risultato di prassi, di sistemi, di interazioni. Il significato più profondo di quest’opera non è certo una gara tra artificio e natura ma un reciproco riscontro attraverso piccoli eventi percettivi. L’opera è un indice funzionante di tutto quanto abbiamo immagazzinato in ricordi, dati, emozioni. Bertrand vuole mostrarci senza retorica che le tecnologie e tutti i sistemi di comunicazione sono in un equilibrio dinamico continuo con l’uomo; con esse condividiamo sia il sistema delle informazioni sia la capacità di organizzare e valutare quanto recepiamo.
Una dei sui video interattivi più critici è Under Attack, del 2001, in cui lo spettatore condiziona con il proprio corpo il procedere degli aerei diretti alle Twin Towers di NY sulle ben note scene della CNN. Molta parte della ricerca di questo artista mira a renderci consapevoli della nostra personalissima capacità di ricevere le immagini, gettando luce sul legame occulto che hanno con il nostro comportamento. (CFM)