Descrizione
Di origine argentina, si trasferisce a Milano, dove frequenta i corsi di Brera. Negli anni Trenta entra in contatto con l’ambiente degli astrattisti lombardi e col movimento internazionale Abstraction-Création. A Buenos Aires, nel 1946, elabora il Manifesto Blanco, ponendo le basi teoriche e poetiche dello Spazialismo, di cui gli “ambienti”, progettati per non essere né pittura né scultura, sono l’espressione compiuta. Una concezione vitalistica dell’arte compenetra l’innovativa ricerca condotta da Fontana negli anni Cinquanta: per superare la bidimensionalità, le superfici di volta in volta del foglio di carta, della tela, vengono violate da buchi, tagli attraverso i quali offrire una nuova concezione dello spazio, facendo del dipinto una forma spaziale e scultorea. (Alessandra Rizzi)