Descrizione
In questa scultura, facente parte della serie dei "Contenitori", Giuseppe Pirozzi monta un involucro in gesso su una sottile barra metallica dal quale fuoriescono elementi appartenenti alla dimensione onirica. Da questo barattolo tentano la fuga drappi, colante e informe materia, forme riconducibili al corpo umano. Durante gli anni '60, l'artista sperimenta un linguaggio che si avvicina a derivazioni dell'Informale, con stimoli provenienti dal e riferimenti al New DADA e alle Neoavanguardie in generale.