Juan Uslé Entrando

cm 60 x 46

Pittore e fotografo, Juan Uslé ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Valencia per poi completare la sua formazione a New York, alla fine degli anni Ottanta. L’America rappresenta un importante momento di crescita e di trasformazione per l’artista, che, a partire dal suo trasferimento a New York, inserisce alcuni elementi di novità nei propri dipinti astratti, come l’utilizzo di sagome più lineari e l’uso del nero, simbolo della malinconia e della perdita della memoria. Appartiene a questa tipologia di lavori Entrando, in cui la purezza delle forme geometriche – che sembra citare il rigore del tracciato urbano – si unisce all'utilizzo di colori forti, delineati su uno sfondo nero. L’opera appare divisa in due parti: la parte superiore è caratterizzata da una griglia di linee tracciate a mano libera, mentre in quella inferiore fasce parallele si sovrappongono a un quadrato determinando un maggiore senso di spazialità e movimento. Nell'opera si rintracciano riferimenti a Kazimir Malevič e Ad Reinhardt, tuttavia, come sottolinea più volte l’artista nel corso delle sue interviste, i dipinti sono caratterizzati da un’unione di astrattismo e realismo che si evidenzia nella scelta di privilegiare uno spazio complesso e frammentato, ma profondamente legato alla realtà esterna.

No

M. Gravel, J. Hortolà (a cura di), Juan Uslé, back & forth, catalogo della mostra (Valencia, IVAMInstituto Valenciano de Arte Moderno), Valencia 1996. Juan Uslé, blind entrance, catalogo della mostra (New York, Cheim & Read), New York 1999. Juan Uslé. Sone que revelabas, catalogo della mostra (Bonn, Kunstmuseum; Santiago de Compostela, CGAC -Centro Galego de Arte Contemporáneo), Berlino 2014. Juan Uslé, membrana porosa, catalogo della mostra (New York, Cheim & Read), New York 2016.

Foto Roberto Galasso

Donazione Claudia Gian Ferrari

Dipinto