Descrizione
I figli dell’artista, Giulia e Mileto, nati dall’unione con Inge Schabel, sono la fonte d’ispirazione di questa scultura di grande formato: i due bimbi giocano, in equilibrio incerto, sopra una carrozza stilizzata e di fantasia. L’iconografia originale, su cui Manzù tornerà dalla seconda metà degli anni Sessanta, si inserisce nel tema più ampio del gioco infantile, molto caro all’artista. La carrozza, vista frontalmente, nella sua forma flessuosa simile a un nastro, adempie alla funzione di fluido elemento di raccordo delle parti. (Alessandra Rizzi)