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Modalità GUIDA

Elisabetta Benassi La città sale

Misure
dimensione ambiente
Descrizione
Elisabetta Benassi attinge alla tradizione culturale e politica, all’arte e alle scienze umane, per analizzare il presente e restituirne gli aspetti più controversi. Riscoprendo la storia e la memoria collettiva, attraverso l’uso di materiali, oggetti, dispositivi meccanici e media diversi, l’artista costruisce narrazioni che conducono a riflettere sul ruolo del passato nel presente, sollecitandoci a una nuova relazione con la contemporaneità. Così accade anche per La città sale. Ispirata all’opera di Umberto Boccioni La città che sale (1910), l’opera di Benassi rimanda da un lato a quella stessa dimensione rivoluzionaria e costruttiva, votata alla creazione del presente e dall’altro all’inesorabile confronto con gli eventi catastrofici dominati da precarietà e instabilità, come per L’Aquila è stato il terremoto. È il sale, infatti, con le sue stratificazioni sedimentate lentamente nel corso del tempo, a restituire le forme di una città che per preservarsi e conservarsi si deve oggi condensare in un denso deposito di memoria, per poi rioffrirsi al presente sostenuta dal continuo sforzo di sollevatori meccanici, un riferimento al paesaggio urbano della ricostruzione.
Esposta
No
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Foto Agostino Osio - Alto Piano
Condizione giuridica
Committenza MAXXI L'AQUILA
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