Descrizione
D’ispirazione orientale, questo ritratto sprigiona un marcato senso di solennità e compostezza. Dirà l’artista: “Le giapponesi sono statue nate, sembrano per natura immobili, a sfidare il tempo”. Su queste immagini si viene sovrapponendo, quasi a confondersi, il busto della moglie e modella Inge Schabel, ritratta nel ’67 a guisa degli antichi vasi cinerari etruschi. L’andamento mosso e spezzato dei drappeggi delle ampie maniche fa da contrappunto alla fissità e alla levigatezza del busto. Il modellato del viso – con gli occhi socchiusi – le carnose labbra accostate, la capigliatura raccolta, accentuano la raffinata delicatezza dei tratti e il contegno della figura. (Alessandra Rizzi)