Tatiana Trouvè Les Indéfinis

Dimensione ambiente

Esplorando i temi della memoria e della dimenticanza, Tatiana Trouvè realizza disegni, sculture e installazioni dove oggetti di uso quotidiano e materiali comuni come cemento, rame e bronzo, si trasformano in eleganti forme astratte e architettoniche. "Les Indéfinis" è una grande installazione composta da una riproduzione in plexiglass di una cassa per spedizioni circondata da un gruppo di piedistalli – in metallo, marmo e legno – da cui si stagliano sottili supporti metallici di altezze variabili. Pur facendo riferimento a strumenti reali, utilizzati per la disposizione e la presentazione di manufatti in collezioni antropologiche ed etnologiche, la costellazione di elementi, esili e privi di funzione, scandisce un territorio di vuoto, assenza e ricordo. Secondo Walter Benjamin, una collezione postula una topografia immaginaria della memoria. Questa raccolta è dedicata alla ricerca e alle opere della stessa Trouvé, descritte nelle etichette rosa che pendono da ogni piedistallo vuoto. Su ognuna si può leggere il titolo, la data e il numero di inventario di uno specifico lavoro dell’artista e se alcune si riferiscono a opere che effettivamente esistono, altre etichette riportano progetti e idee che devono ancora essere realizzati. Come ha notato lei stessa, «le opere sono arricchite dalla nostra memoria di esse, sia di una forma, di una materia, sia di un'intuizione». "Les Indéfinis" si presenta quindi come un luogo di raccoglimento, un'architettura emotiva che nell’intenzione dell’artista attiva i meccanismi del ricordo dimenticando di dare una forma tangibile agli elusivi echi del passato.

No

Acquisizione da Gagosian Gallery, Roma

Installazione