Descrizione
Al confine tra cinema e arti visive, le opere di Diego Marcon sono caratterizzate dall’utilizzo sia del video sia della pellicola nei formati 35 millimetri, 16 millimetri e Super8. L’artista esplora le potenzialità dei media utilizzando diverse tecniche: intervenendo direttamente sulla pellicola con la pittura e l’incisione oppure attraverso l’animazione tradizionale e, più di recente, tramite l’utilizzo del CGI, l’insieme di applicazioni per computer utilizzate nella realizzazione di effetti speciali e animazioni per cinema, videogiochi e pubblicità. Presentato al MAXXI, "Ludwig" è il suo suo primo video interamente realizzato in CGI. Nella stiva di una nave e in balia di una tempesta, un bambino è illuminato da un fiammifero che tiene acceso tra le mani mentre intona un canto, che si interrompe non appena la fiamma gli scotta le dita e si spegne. L’opera è caratterizzata da una composizione musicale ispirata al Lied, genere che si sviluppa in Germania nell’Ottocento. Testo del componimento scritto dall’artista, partitura per pianoforte e voce composta da Federico Chiari, interpretazione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Nell’implacabile reiterazione della scena, che si ripete con leggere variazioni dovute all’alternarsi del bagliore dei lampi, il tempo è sospeso, generando un’atmosfera claustrofobica e ossessiva.