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ModalitĂ  GUIDA

Bruno Ceccobelli L’ultima cena

Misure
cm 26 x 79 x 27
Descrizione
L’ultima cena, di poco precedente al ritorno dell’artista nella natia Todi, è una scatola di legno aperta sul davanti, coronata, nella parte superiore, per l’intera lunghezza della scultura, da una serie di semicerchi lignei di diverse altezze. All’interno della scatola trovano alloggio otto bombolette metalliche, simili fra loro per forma, ma lavorate sulla superficie in modo da dare effetti cromatici differenti; sulle bombolette si aprono dei piccoli fori, a volte due o uno solo, da cui sembra essere colato del liquido. Le bombolette poggiano su dei guanti di pelle da lavoro, le dita dei guanti fuoriescono dalla scatola, rompendo ulteriormente la forma regolare della scultura. Il rimando all’immagine classica dell’Ultima cena è molto sottile, non solo perché gli oggetti sono otto e non dodici, ma anche per la struttura “architettonica” e i materiali utilizzati. La scatola fa pensare a un teatrino, una vera e propria scatola prospettica rinascimentale in cui vengono collocati i personaggi del racconto. La profondità della scena viene data dallo sconfinamento dei guanti verso l’esterno, mentre gli otto archi nella parte alta sembrano alludere alle aureole degli apostoli. I materiali sono poveri, industriali, anche se il particolare della chiusura delle bombolette è stato dorato: un elemento prezioso e di luce in una “scena” dalle tonalità umbratili. Questa doratura, tuttavia, la si può notare solo a una visione ravvicinata e dal basso. Sostanziale è la scelta dei materiali: inserisce l’opera nella ricerca dell’artista più vicina al New Dada. L’uso di oggetti trovati, usati, di uso quotidiano o industriale, per Ceccobelli significa dare una possibilità di consacrazione che altrimenti non avrebbero, soprattutto perché essi possiedono una memoria e una energia a cui attribuire un’altra lettura. I guanti e le bombolette vengono usati da operai il cui lavoro è faticoso, e “dedicare” a essi l’ultima cena significa elevare la durezza del (loro) lavoro a una sorta di santità e passione. (Pamela Perillo)
Condizione giuridica
Stato Italiano, in consegna al Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attivitĂ  culturali per la Lombardia - In comodato al Comune di Bergamo per la GAMeC.
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