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Emilio Tadini Magasins Réunis

Misure
cm 195 x 130
Descrizione
Dal 1967 Emilio Tadini, scrittore e pittore, riformò la sua figurazione secondo stilemi e tecniche provenienti dalla pop art, soprattutto inglese, Una pittura di sagome, dalle vernici stese senza toni o sfumature, divenne il suo riconoscibile stile: esso era volutamente in ritardo rispetto a una tendenza come la pop art, ormai in fase di declino. Questo lieve anacronismo di Tadini si spiega, in quel periodo, con la salvaguardia di un linguaggio figurativo, ancora riconoscibile e narrativo, ormai compromesso dall’affermarsi di tendenza come l’arte povera o concettuale. Dal primo ciclo di ascendenza pop – Vita di Voltaire presentato allo Studio Marconi (Milano 1967b) -, la produzione di Tadini si strutturò per cicli pittorici pressappoco annuale. Magasins Reunis (in francese sarebbe corretto “réunis”) appartiene all’omonima serie di tele (quasi tutte cm 195 x 130), dipinte nel 1973 e accomunate, ciascuna, dalla presenza di tre personaggi frontali e dall’iscrizione del titolo in alto, in differenti tipi, che evoca una scritta commerciale (Milano, 2007, pp. 164-166). Il rimando potrebbe essere ai Grand Magasins (talvolta detti “Réunis”) che in Francia, tra il XIX e il XX secolo, furono gli antenati degli odierni centri commerciali. L’avvento di uno shopping organizzato, basato su una gamma di prodotti inventariati, è forse l’equivalente dell’ironico gioco di citazioni che Tadini offre in questo quadro. Un repertorio che mescola il livello colto col popolare e che dichiara apertamente le proprie fonti visive: l’eroe dei fumetti Superman convive con un puntuale prelievo da Madre e figlio di Carlo Carrà (1917), all’epoca ancora in collezione Jesi (ora presso la Pinacoteca di Brera a Milano; Arrigoni 1994, II, pp. 735-736, n.831) ma reso celebre dalla riproduzione sulla diffusa collana divulgativa della Fabbri i “Maestri del Colore” (Fantuzzi 1964, p.n.n, tav.VI). Questa divertita confusione, tra i manichini metafisici e quelli dei grandi magazzini, allude alla commistione generatasi nella cultura di massa tra immagini del passato artistico e consumo. [Denis Viva]
Inventario
GAM 008547
Bibliografia
Schefer, Taadini 1984, p. 26; Civico Museo d'Arte Contemporanea 1994, pp. 336-337, n. 374; Matino 1996, p. 78.
Condizione giuridica
acquisto, 1984
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