Descrizione
"Proteo" è una nuova produzione di Marco Tirellire alizzata in occasione del nuovo allestimento delle collezioni del MAXXI intitolato "Lo spazio dell'immagine" e acquisita dal museo. Un grande cerchio nero si impone all’occhio del visitatore, un buco nero tagliato verticalmente da una mezzaluna specchiante: una costruzione tridimensionale che richiede tempi di osservazione lenti e meditati, un varco che conduce a un’altra dimensione, a ciò che è al di là. L’enigma della visione – da qui il titolo dell'installazione dedicato alla divinità greca Proteo, oracolo con spiccate capacità di mutazione – si ritrova nel gioco delle superfici specchianti, tra luce e buio, visibile e invisibile. La ricerca di Tirelli è, come lui stesso ama definirla, un "Teatro della Memoria", un esercizio del guardare, con cui annullare le coordinate spazio-temporali. Il muro dello spazio espositivo ospita un passaggio verso una dimensione ulteriore, ove la realtà corporea diviene immateriale e psichica, un passaggio verso l'infinito.