Descrizione
Jacopo Rinaldi, attraverso la sua pratica, riscostruisce e decostruisce scenari narrativi che rendono possibili nuove forme di interpretazione della storia e delle storie. Nel caso di Un film può diventare un pettine, l’opera nasce dalla rilettura di un film di Luigi Comencini del 1950 “Il museo dei Sogni”, che parla della distruzione delle pellicole dei film in un’azienda di Olgiate Olona: la Benigno Marcora che è stata dagli anni 20’ ai 60’ una delle poche aziende al mondo ad occuparsi del macero delle pellicole di celluloide. Riflettendo sulle pratiche del ricordare e del dimenticare, e sul segno come gesto di creazione o cancellazione di immagini, l’artista ha lavorato con gli studenti del Liceo Artistico di Busto Arsizio, per la realizzazione di una serie di disegni di alcuni dettagli tratti dal film che poi Rinaldi ha animato e rielaborato costruendo un racconto circolare composto da frammenti: una pellicola che brucia, una ragazza che si pettina, degli operatori che distruggono le pizze dei film.