Descrizione
L’installazione è un’opera composita formata da 95 elementi in rame. Ogni singolo pezzo è stato inciso e ossidato secondo un processo tecnico naturale. Sfruttando le caratteristiche fisiche del materiale principale che costituisce l’opera, questa deve alla luce, all’ossigeno, all’anidride carbonica e al passaggio naturale del tempo il suo farsi e il suo divenire immagine. A causa di questa caratteristica, l’opera tende a non essere mai terminata, muta con il passare del tempo e cambia al variare delle stagioni.
Sulla sua superficie si possono riconoscere le ‘impronte’ di una serie di radici vegetali: si viene così a creare una sorta di visione sotterranea, una scansione dei primi 175 cm di terra a partire dalla linea del terreno. Gli elementi naturali riportati sul rame continuano quindi ad essere elementi vivi e mutevoli, come l’opera stessa, mai finita, sempre in continuo movimento.
Si tratta di una installazione ‘site specific’, pensata ‘ad hoc’ per la sala del museo, come interamente progettata per gli spazi espositivi del secondo piano di Palazzo Fabroni fu, nella primavera del 2015, la mostra FEDERICO GORI | COME AFFERRARE IL VENTO curata da Marco Pierini.