Rocca San Giovanni (Chieti), 1968
Formatosi all’Accademia di Brera, Gianni Caravaggio dedica da anni la sua ricerca plastica alle potenzialità dinamiche della scultura. L’artista, fin dagli esordi nei primi anni Novanta, crea, usando diversi materiali, forme-sculture fenomenologicamente aperte per mostrarne l’evoluzione nello spazio e nel tempo. Secondo l’artista il cambio di prospettiva sul reale è continuo cosicché la forma, mai concepita come chiusa e immutabile, deve essere dinamica e non ha valore in sé ma in quanto parte di una processualità. La concezione di Caravaggio rispetto alla plastica, intesa come strumento di verifica e sperimentazione degli stati progressivi della materia, rimanda agli interessi dell’artista per le scienze e per una visione dell’universo quale organismo fluido e in continua trasformazione, aspetti rievocati nelle forme-sculture che crea: primigenie, dinamiche e vitali.