Descrizione
In "Cause", Caravaggio supera l’aspetto oggettuale della scultura e, con il movimento e la proiezione video, mostra e sottolinea la dimensione arcaica, processuale, temporale, dell’immagine sferica. L’osservatore è chiamato naturalmente a interagire con l’oggetto, concepito secondo l’idea di un’immagine “seme” che dà avvio alla fantasticheria di chi guarda collegandosi al suo io più profondo. Così, coerentemente alla concezione di Caravaggio, lo stesso atto di osservare si fa atto di creazione trasformando lo spettatore in un demiurgo in relazione osmotica con l’oggetto che guarda, la “causa” del suo creare.