Luciano Fabro No titolo (Si potrebbe supporre...)

mm 602 x 402

Fogli bianchi, avorio, di carta da pacco, di carta paglia o di silicone per alimenti; cartoncini di diverse grammature, carte millimetrate o pagine di riviste. China, grafite, pastelli a cera, matite colorate, acquerelli, penne a sfera, inchiostro di macchina per scrivere: i disegni di Fabro sono eseguiti su supporti eterogenei e realizzati con tecniche e materiali diversi. Presentano tipologie e funzioni differenti: come questo disegno di solo testo intitolato No titolo (Si potrebbe supporre…). Essi, infatti, non sono strettamente “progettuali”, ovvero preliminari alla realizzazione di opere. I disegni di Luciano Fabro sono opere intime e private, che parlano di rapporti umani, di amicizia, di etica, proprio come racconta lo stesso artista con questa scritta disordinata, a matita blu, che lo ha accompagnato durante l’ultimo periodo di vita: “Si potrebbe supporre che ogni vita abbia un senso il che permetterebbe di supporre che vivere non sia altro che venire scoprendo questo senso e di conseguenza se non si porta a compimento questo senso non ha senso morire”.

No

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