Description
L’opera “Progetto d’intervento sul mio destino n. 8” del 1975 ben rappresenta una stagione molto fertile del lavoro di Bruno Di Bello che utilizza la tela fotosensibile e il linguaggio fotografico in antitesi e rottura con il linguaggio pittorico, approccio che sarà teorizzato da Pierre Restany con la Mec Art. Dai primi anni Settanta sulle tele fotografiche dell’artista compaiono infatti parole e immagini che, scomponendosi e ricomponendosi, animano un gioco di perdita e ritrovamento del significato. La serie “Progetto d’intervento sul mio destino” nasce così come un processo di manipolazione della fotografia interrogando lo sguardo dello spettatore e la “realtà” dell’immagine. Nell’opera, in particolare, Di Bello presenta il palmo della propria mano ricollocando in diverse posizioni le parti della propria pelle che, secondo la chiromanzia, contengo le linee della vita e del destino, suggerendo un “intervento”, di fatto, sulla propria sorte.