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Paolo Ghilardi Quadrato viola (+ giallo + nero + arancio + azzurro)

Size
cm 100 x 100
Description
Paolo Ghilardi nasce nel 1930 a Bagnatica, in provincia di Bergamo, in una famiglia molto numerosa. Studia all’Istituto Tecnico Industriale e dagli anni cinquanta lavora come disegnatore meccanico. Nel frattempo, frequenta dei corsi serali presso l’Accademia di Belle Arti Carrara approfondendo e completando la sua formazione artistica. Il maggiore degli otto fratelli, Giuseppe, studia pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e trasmette la passione per la musica all’artista, le cui prime opere saranno nature morte musicali. Ghilardi debutta sulla scena artistica lombarda dalla fine degli anni quaranta, con la partecipazione a premi e a mostre collettive, dedicandosi con impegno all’attività espositiva. Nel 1967 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Mainieri di Milano, e l’anno successivo inizia a insegnare “Discipline pittoriche” al Liceo Artistico Statale di Bergamo, incarico che mantiene fino al 1986. I suoi esordi si caratterizzano per l’adozione di un linguaggio figurativo sempre molto aggiornato, ma in seguito i suoi orizzonti si aprono alle ricerche sulla geometria, sulla struttura delle forme e sui valori cromatici; ne deriva un interesse sempre più consapevole verso l’astrattismo. Nella serie dei Quadrati, al centro della tela un quadrato di colore puro (nella fattispecie i tre primari giallo, rosso e blu) è steso uniformemente senza alcuna gradazione, inscritto dal pittore al centro di quattro quadrati concentrici che formano due coppie contigue di complementari, intervallate da una banda nera dello stesso spessore. L’artista concepisce il dipinto come un’emittente di pura e vibrante energia cromatica, un supporto bidimensionale organizzato con una logica compositiva che valorizza le potenzialità spaziali del colore-luce, i suoi avanzamenti e arretramenti, tramite i contrasti dei complementari. Eliminata ogni implicazione metaforica e psicologica i quadrati concentrici si limitano infatti, secondo una logica minimalista, a sottolineare la forma del perimetro del supporto, mentre l’insieme, anche a causa del supporto aggettante dal muro, acquista un rilievo e una plasticità quasi scultorei.
Place
non esposta
Classification
Painting
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