Eva Marisaldi Tristan

durata variabile

"Tristan" è un videogioco interattivo a colori che prende il titolo dal nome di uno dei due protagonisti, Tristan e Fede, un ragazzo e una ragazza, immaginati da Marisaldi in forma di palloni colorati. La loro storia si snoda attraverso circostanze e vicende legate alla quotidianità. Fondamentale per lo svolgimento della narrazione è il compito attivo dello spettatore, cui viene attribuito il ruolo di giocatore, con facoltà di scegliere tra numerosi sviluppi e dieci possibili finali. L'esperienza del vissuto di ogni giorno, la predilezione per il racconto incompiuto (non definito e non concluso), l'utilizzo ironico e giocoso della tecnologia sono tra gli elementi che fanno di "Tristan" un'opera rappresentativa della produzione artistica di Marisaldi, incline a suggerire, con gesti semplici, possibili traiettorie nella difficoltà connaturata alle cose del mondo. L'opera è stata presentata nella personale "Tristan", alla Galleria Massimo De Carlo di Milano nel 2000; nel 2003 è stata esposta al MAXXI, nella mostra "Le collezioni: acquisizioni di arte contemporanea".

No

A. Pioselli, "Eva Marisaldi", in "Artforum International", 3, 1 november 2000, p. 160. "Eva Marisaldi", cat. mostra a cura di G. Belli, (Rovereto, MART-Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), Milano 2000, pp. 78-79, 103. "Eva Marisaldi. Legenda", cat. mostra a cura di P. Colombo (Roma, Centro nazionale per le arti contemporanee), Milano 2002, p. 15. "Eva Marisaldi. Tempesta", cat. mostra a cura di E. Volpato (Torino, Galleria d'Arte Moderna), Torino 2002, pp. 98, 123. "Le collezioni: acquisizioni di arte contemporanea", mostra a cura di P. Colombo, cat. mostra a cura di M. Pignatti Morano, S. Vannini, S. Freddo (Roma, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo), Torino 2003, pp. 38-39. S. Chiodi, "Una sensibile differenza. Conversazioni con artisti italiani di oggi, Roma 2006, pp. 190-191. "Eva Marisaldi", cat. mostra a cura di R. Daolio (Bologna, MamBo-Museo d'Arte Moderna di Bologna), Milano 2007, pp. 40-42.

Donazione dell'artista

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