Descrizione
"Avaton", costituita da centinaia di tavolette di legno grezzo, dipinte da un lato e combuste dall’altro, accatastate e incastrate a formare una monumentale parete semicircolare, riassume gli aspetti principali della poetica di Nunzio: la pratica artistica come processo alchemico di trasformazione della materia e l’opera come risultato di una sintesi tra le arti (pittura, scultura e architettura). Malgrado l’accentuata componente scultorea, infatti, "Avaton" può essere considerata sia un’opera di derivazione pittorica, grazie all’“effetto mosaico” determinato dalle estremità dipinte delle tavolette, sia architettonica. Essa infatti “gravita” nello spazio, lasciandosi attraversare dallo sguardo, generando punti di vista sempre differenti. L’aspetto compositivo del lavoro ricorda inoltre le architetture murarie della Roma Antica ed esalta il genius loci, mantenendo quello stretto legame con il passato e con la tradizione che è alla base del lavoro di Nunzio e degli altri artisti della Nuova Scuola Romana.