Nunzio Di Stefano, Cagnano Amiterno (L’Aquila), 1954
Tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, Nunzio è tra i protagonisti della cosiddetta Scuola di San Lorenzo (o Nuova Scuola Romana), esperienza condivisa con gli artisti Marco Tirelli, Gianni Dessì, Bruno Ceccobelli, Giuseppe Gallo e Piero Pizzi Cannella. Il gruppo nasceva dalla comune esigenza di un ritorno alle pratiche artistiche tradizionali e di un legame ritrovato con la tradizione, con il mercato e il sistema dell’arte, dopo che le correnti concettuali da una parte, e la Transavanguardia dall’altra, ne avevano espresso la crisi. All’interno del gruppo, Nunzio è l’artista che più di tutti affida il suo processo creativo alla pratica scultorea, concentrandosi sin da subito su materiali “poveri” come il gesso e il legno, sostanza primaria che l’artista plasma e modifica mediante l’uso del fuoco. Dalla seconda metà degli anni Ottanta fino alla sua più recente produzione, il legno combusto rimane una delle cifre distintive delle sculture di Nunzio.