Descrizione
Diversamente dalle opere precedenti, in "Large Dessert" l’artista sperimenta un’inedita visione (corale e molto più serena) del mondo femminile: ventitré personaggi di porcellana bianca abitano la superficie di un lungo tavolo, assemblato con cassette di legno, come lo erano i mobili da cui Kiki Smith era circondata durante la sua infanzia. Sono donne e bambini in abiti settecenteschi, impegnati in attività domestiche, solitarie o di gruppo. Le pose e gli atteggiamenti dei personaggi citano alcune opere della collezione di Palazzo Querini Stampalia di Venezia, luogo per il quale venne ideata inizialmente "Large Dessert". Oltre ai quadri di Pietro Longhi, i modelli sono piccole figure di biscuit di Sèvres, con le quali nel Settecento venivano decorate le tavole da pranzo durante il dessert (da cui deriva il titolo dell’opera). La fronte ampia dei personaggi, le proporzioni delicatamente alterate, il contrasto tra netta rifinitura dell’incarnato e matericità approssimativa delle vesti, caratterizzano le sculture in linea con lo stile dell’artista in quegli anni.