Descrizione
L'attrice Giuliana De Sio (Salerno, 1957) ritratta nel ruolo della figlia dominata dalla madre, nell'allegoria della madre padrona. Lo stile della composizione richiama soluzioni klimtiane, nello specifico i peccati mortali del Fregio di Beethoven (Lussuria e Impudicizia). La parte destra della scena è occupata da una donna stante, con indosso un'eccentrica parrucca-copricapo, un paio di occhiali con lenti verdi coprenti e un drappo viola legato intorno alla vita. La sua mano sinistra penetra nel braccio della De Sio a simboleggiare il controllo e il possesso sulla figlia. La De Sio, invece, è piegata sulle ginocchia, coperte da un tessuto nero, e indossa un corpino e dei guanti lunghi rossi.