Descrizione
Nel 1969 Harald Szeemann invita l’artista a partecipare alla mostra “When Attitude becomes Form”, alla Kunsthalle di Berna, evento che nell’arte internazionale segna la svolta a favore dei materiali “non convenzionali”, dell’attitudine e dell’idea. In questi stessi anni, tra il 1967 e il 1970, l’artista realizza un gruppo di opere, tra cui "Senza titolo", che ben rappresentano la sua poetica del sublime, attraverso una scrittura allegorica fatta di materiali quotidiani e naturali che suggeriscono altri e più profondi rapporti con il tempo, la cultura e la storia. In questi lavori Calzolari riesce a fondere poesia, quotidianità, e una sensibilità ancora pittorica, spesso coinvolgendo, oltre la vista, l’olfatto e l’udito, al fine – come osservato dal critico Bruno Corà – di rendere fisiche, quasi tangibili, qualità del sentire altrimenti inosservabili e creare per lo spettatore un’esperienza reale e “pungente”, uno spazio di trasformazione e di incontro con sé e con la natura, secondo un obiettivo cui l’artista è rimasto fedele anche nei lavori più recenti.