Giovanni Anselmo Verso oltremare in basso a sud e a ovest nord-ovest, in alto a nord-ovest

Dopo aver abbandonato la pittura, praticata tra il 1959 e il 1964, Giovanni Anselmo si afferma nella seconda metà degli anni Sessanta come uno dei protagonisti dell’Arte Povera. Anselmo ha sviluppato una ricerca che elabora una dialettica fra visibile e invisibile attraverso l’uso di elementi industriali e naturali, come i minerali e i vegetali, impiegando le caratteristiche fisiche dei materiali. Nell’installazione "Verso oltremare in basso a sud e a ovest nord-ovest, in alto a nord-ovest", il titolo serve anche come indicazione per comporre il lavoro. Una volta disposto il blocco di granito, Anselmo si orienta grazie a una minuscola bussola infissa nella pietra: in "In basso a sud" dipinge una campitura oltremare della dimensione del granito, mentre altre due identiche sono realizzate quasi all’opposto, a "ovest nord-ovest" e "in alto a nord-ovest". Con le sue coordinate, "Verso oltremare" rivela le condizioni di possibilità dell’esperienza, rifonda le categorie spazio-temporali in una tensione che supera la contingenza del luogo.

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A. Palopoli, Giovanni Anselmo, in P. Colombo, M. Pignatti Morano, S. Vannini, S. Freddo, S. Borsato (a cura di), Le Collezioni. Acquisizioni di arte contemporanea. MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, catalogo della mostra (Roma, MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo), Torino 2003, pp. 16-17; 64. A. Viliani, Torino 15 giugno 2006. In conversazione, in G. Maraniello, A. Viliani (a cura di), Giovanni Anselmo, catalogo della mostra (Bologna, MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna), Torino 2007, pp. 220-221. C. Christov-Bakargiev, M. Beccaria (a cura di), Giovanni Anselmo, catalogo della mostra (Rivoli, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea), Milano 2016.

Foto Patrizia Tocci

Acquisto dalla Galleria Bernier Eliades, Atene

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