Borgofranco d’Ivrea (Torino), 1934
Dopo aver abbandonato la pittura, praticata tra il 1959 e il 1964, Giovanni Anselmo si afferma nella seconda metà degli anni Sessanta come uno dei protagonisti dell’Arte Povera. Anselmo ha sviluppato una ricerca che elabora una dialettica fra visibile e invisibile attraverso l’uso di elementi industriali e naturali, come i minerali e i vegetali, impiegando le caratteristiche fisiche dei materiali. A partire dal 1969 l’artista produce una serie di lavori che utilizzano la fotografia.