Descrizione
L’indagine sulle proprietà espressive della materia in relazione alla luce e allo spazio, contraddistingue il lavoro di Nunzio che, dopo una prima fase in cui realizza soprattutto sculture in gesso, si concentra sul legno, uno dei materiali prediletti dall’artista, sul quale interviene con la fiamma ossidrica, bruciandolo fino a ridurlo allo stato quasi fossile. Nelle sue sculture forme e materiali archetipici si articolano nello spazio e offrono allo sguardo nuove possibilità di relazione con l’ambiente circostante. L’installazione pensata per palazzo Ardinghelli (L’Aquila), costituita da assi di legno combusto, è infatti una presenza diaframmatica che scandisce l’architettura in un gioco di pieni e di vuoti luminosi, accogliendo lo sguardo del visitatore e al tempo stesso invitandolo ad attraversare lo spazio. Mettendo idealmente in comunicazione la città con i due ingressi del palazzo, l’opera asseconda il percorso architettonico individuato dalla gradinata di accesso da via Garibaldi, dichiarando sin da subito l’identità del museo come luogo di dialogo tra il contesto urbano, la sua storia e la sua contemporaneità.