Asola (Mantova), 1961
Laureatosi alla facoltà di Agraria, si avvicina all’arte negli anni Ottanta frequentando a Milano la Brown Boveri, una fabbrica in disuso divenuta luogo di incontro e sperimentazione. Fin dall’inizio si interessa all’utilizzo di materiali comuni, effimeri e di consumo strettamente legati alla vita quotidiana, come la carta dei giornali, i fumetti, le locandine e i poster. Gesti semplici, ludici e quasi infantili: piegare, tagliare, bucare, cancellare, graffiare, bruciare, corrodere, ricalcare, vengono utilizzati da Arienti come mezzo per conferire nuova vita a immagini e oggetti che fanno parte della realtà che ci circonda.